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Usa Day: firma anche il ds Pasquino. In piazza forse messaggio di Bush.

Antonio Palmieri

Scritto da Antonio Palmieri | 7 Novembre 2001 | RASSEGNA STAMPA

Corriere della Sera del 7 novembre 2001

Le bandiere americane, quelle grandi, saranno 1.500. Quelle piccole, di plastica, 10 mila. Saranno sventolate insieme al tricolore italiano dai 100 mila manifestanti previsti a piazza del Popolo. Ma per assicurarsi un’affluenza degna dell’occasione Forza Italia ha anche stabilito che ogni deputato e ogni senatore del Lazio e delle regioni confinanti paghino i pullman per trasportare gratis fino a Roma il popolo azzurro. Beninteso con il concorso dei fondi in possesso dei comitati provinciali del partito. E così, dopo che lunedì sera Silvio Berlusconi ha sgombrato il campo da ogni dubbio sull’Usa-Day del 10 novembre, la macchina organizzativa si prepara al rush finale. La mobilitazione sarà motivata anche da un manifesto “per la pace e la giustizia”. Che accanto ai contenuti di solidarietà agli Stati Uniti presenta qualche sorpresa. Redatta dal presidente della commissione Cultura della Camera, Ferdinando Adornato, insieme a Sandro Bondi e Antonio Palmieri, la «carta» è stata firmata anche dal diessino di area liberal Gianfranco Pasquino: «Aderisco perché sinistra è lavorare per la giustizia fra le società». E perché condivide i principi del manifesto che invita «a trasmettere la convinzione che nessun bene è più prezioso della libertà». Tra le firme del mondo della cultura c’è anche quella dell’attore Sergio Castellitto e del produttore cinematografico Aurelio De Laurentis. (…)

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