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Decreto antistupri: più repressione, più prevenzione, più sicurezza

Antonio Palmieri

Scritto da Antonio Palmieri | 21 Febbraio 2009 | Prima Pagina

Il nuovo decreto sicurezza approvato dal governo è una risposta tempestiva alle violenze contro le donne delle ultime settimane ma non dipende dall’onda emotiva di questi ultimi giorni. Le misure di oggi anticipano per la maggior parte ciò che era previsto nel disegno di legge sulla sicurezza approvato al Senato due settimane fa.

Come di consueto, il governo agisce su due fronti: prevenzione e repressione. Per la prevenzione, vengono stanziati 100 milioni con i quali saranno assunti 2.500 poliziotti entro il 31 marzo e viene dato il via ai “volontari per la sicurezza”, per dare modo ai cittadini di partecipare al controllo del territorio, in sinergia con le forze dell’ordine.

Sul fronte della repressione dei reati, viene previsto: l’ergastolo per i violentatori omicidi; il carcere per chi commette violenza sessuale su minori; l’arresto in flagranza dà accesso al processo per direttissima; il patrocinio gratuito a spese dello Stato per tutte le vittime; niente benefici carcerari per gli autori di violenza sessuale.

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