Quotidiano Roma di Napoli: ” Solidarietà al Presidente del Consiglio dopo l’aggressione in Piazza Duomo”

Intervista sul nuovo libro del Presidente Silvio Berlusconi “L’amore vince sempre sull’invidia e sull’odio”.

Tante parole d’affetto per Silvio Berlusconi messaggi di solidarietà giunti al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, all’indomani dell’aggressione in piazza Duomo a Milano, avvenuta lo scorso 13 dicembre, sono diventati un libro “L’amore vince sempre sull’invidia e sull’odio”, edito da Mondadori. Del testo, in vendita nelle librerie e sui siti internet da marzo scorso, discutiamo con Antonio Palmieri che ne ha curato la pubblicazione ed è deputato del Popolo delle Libertà, nonché responsabile internet e nuove tecnologie dello stesso partito.

Qual è il motivo per cui nasce il libro?
«È un gesto di riconoscenza e gratitudine nei confronti delle tante persone che hanno scritto al Presidente immediatamente dopo il triste episodio. Ci sono giunti oltre 50.000 messaggi nel giro di 48 ore, ma ne abbiamo potuti pubblicare solo 600 per semplici motivi di spazio».

Come avete scelto i messaggi raccolti?
«Il criterio base è stato quello di rappresentare tutte le varie tipologie di messaggi che sono giunti.
Abbiamo pensato a chi scriveva singoli, famiglie, genitori che lo facevano a nome dei propri bambini, nipoti per i nonni, giovani, insomma un po’ tutti.
Abbiamo anche guardato la provenienza che ha coinvolto tutta l’Italia, e persino l’estero e i diversi contenuti di ringraziamento, di richiesta, di preghiera o di I’ incoraggiamento. Non è stata, però, una scelta semplice, anzi impegnativa e complessa, in quanto sono tutti molto belli».
Quali sono le cose scritte che l’hanno colpita di più?
«I messaggi sono tutti intensi e freschi: elementi che abbiamo totalmente conservato nel libro, tanto che nei casi in cui erano redatti in dialetto li abbiamo lasciati così per la loro spontaneità. In copertina ne abbiamo riportato uno inviato in napoletano, perché quello che colpisce e deve colpire è l’immediatezza del gesto di solidarietà. La partecipazione così massiccia è attualmente unica in Italia per un leader politico».
È per questo che si spiega una così sentita reazione di sostegno?
«Senz’altro. È il rapporto, che si è creato nel tempo, tra Berlusconi e la gente, unico e senza filtri. Qualcuno sta provando a leggerlo in maniera caricaturale, ma questo non rispetta il pensiero di chi ha scritto. Anzi leggendo i testi senza cinismo o pregiudizio viene fuori una radiografia del Popolo delle Libertà, delle persone che vi fanno parte, senza odio e senza invidia, pieni di desideri, attese e speranze per un futuro migliore per sé e per i propri cari, ma anche di ringraziamenti e riconoscenza per quanto fatto finora e di stima che è sempre reciproca».

Ci sono anche degli scritti del premier nel libro, perché?
«Abbiamo pubblicato il discorso della “discesa in campo” del 26 gennaio 1994, il discorso di apertura del Presidente al Congresso fondativo de “Il Popolo della Libertà, ma il libro si apr con uno scritto legato a questa esperienza, che ha evidentemente contenuto politico, ma è anche di ringraziamento e si racconta anche un po’, svelando dei segreti sulla sua vita, sui suoi successi e sulle sue vicissitudini personali. Si viene a creare una sorta di dialogo tra Berlusconi e la gente, dando al libro un tocco di originalità, perché solitamente un politico, o chi per esso, scrive solo di sé, mentre in questo ci sono anche le persone protagoniste. Si capovolge, così, la normale prospettiva del rapporto con il leader o politico,
offrendo ascolto».
Il ricavato del libro di 262 pagine al prezzo di copertina di 15 euro sarà dato in beneficenza?
«Sì, il 12% andrà in beneficenza, riuscendo a fare un doppio gesto quello, come detto, di gratitudine a chi ha scritto e quello di fare del bene a chi riceverà il ricavato».
Come ha preso il presidente Berlusconi questo affetto della gente?
«Ne è rimasto commosso, come pure i suoi familiari. Non si può non notare che c’è una grande umanità in questi messaggi, tanto affetto per Berlusconi e anche tante attese nelle istituzioni.Questo ci responsabilizza tutti a impegnarci per non deludere le aspettative di tutte queste persone».


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