Il web partecipa alle euro-elezioni

Italia Oggi del 8 maggio 2004
di Davide Casaleggio

Un media che nessuna delle forze politiche in lizza trascura

La vita dei siti dei partiti politici è scandita dalle scadenze elettorali. Gli indecisi prendono le proprie scelte nei 30 giorni precedenti le elezioni e tendono a utilizzare tutti i media a loro disposizione per informarsi. Per far scegliere i candidati delle proprie liste dagli elettori i partiti stanno quindi predisponendo i nuovi siti che saranno pubblicati tutti nel corso di maggio. Riuscire a influenzare il voto degli elettori è l’obiettivo primario in periodo di elezioni.

Le elezioni europee di giugno
Le iniziative per le elezioni europee sono molteplici: ci sono siti che insisteranno “sull’aspetto di mobilitazione locale, fornendo gli strumenti ai simpatizzanti che vogliano promuovere la lista a livello locale”, come dichiara Antonio Palmieri, responsabile della comunicazione on-line di Forza Italia, altri punteranno “sull’aspetto di community, con chat e newsgroup, per far aprire la discussione politica sul sito e invitare i cittadini a essere attivi”, come conferma Marco Gisotti, direttore del sito dei Verdi.
Un’iniziativa che si distingue nel panorama del web è quella della lista unitaria di Uniti nell’Ulivo, che ha creato un sito elettorale ad hoc per giugno con l’intento di rappresentare il programma e tutti i partiti che la sostengono. “Presto la home page verrà ridisegnata per l’ultima parte della campagna elettorale promuovendo i singoli candidati”, dichiara Marcella Marcelli, responsabile del sito di Uniti nell’Ulivo.
Internet non è solo siti web, e i partiti stanno lavorando per creare consenso per i propri candidati anche below the web. Interessante è l’iniziativa di Forza Italia, che per “porre freno alla faccia invisibile della comunicazione (delle catene di e-mail di Sant’Antonio a sfondo politico) ha voluto mettere in rete un antidoto: “La caccia alle bufale”, spiega Palmieri. I simpatizzanti del movimento segnalano al sito le bufale che circolano via e-mail e sul sito vengono pubblicate e diffuse le risposte. “Dal 1 aprile, quando l’iniziativa è stata lanciata, parecchie centinai di persone hanno già partecipato, inviando le bufale intercettate”, precisa Palmieri.
Prima di promuovere il voto per la propria lista, alcune formazioni politiche si sono servite della rete anche per costruire il programma: questo il caso della lista unitaria Uniti nell’Ulivo che “in seguito alla richiesta di Amato ha ricevuto anche via web 119 contributi programmatici utilizzati per la redazione del programma definitivo”, afferma Marcelli.
La rete è servita anche per scegliere le persone che dovranno realizzare i programmi: questo il caso dei Radicali, che dal 2000 eleggono i propri candidati on-line. “Questo sistema ci ha permesso di avvicinarci a persone come Luca Coscioni, che è arrivato così, dalla rete”, dichiara Marco Cappato, parlamentare europeo dei radicali.

La politica on line
I siti dei partiti politici non vivono solo sotto elezioni. Una necessità che sicuramente accomuna tutte le formazioni è la “necessità di comunicare direttamente con i cittadini”, come dice Lorenzo Pirrotta, responsabile politico del sito del Nuovo Psi, che precisa: “Da quando non esiste più l’Avanti, internet è rimasto l’8nico strumento di comunicazione diretta non intermediata per il nostro partito. Sul sito aggiorniamo le notizie due o tre volte al giorno con articoli e dichiarazioni dei nostri parlamentari”. Per potenziare questa funzione comunicativa del sito alcune formazioni politiche hanno creato anche una newsletter che aggiorna i simpatizzanti politici sulle notizie e le iniziative ritenute più importanti della settimana. Gli iscritti a queste newsletter sono, a detta dei responsabili, migliaia: dai 32mila iscritti a “Contatto” di Forza Italia, ai 6mila di Uniti nell’Ulivo e i 3.500 dei Verdi. Pochi, se si considera che solo gli iscritti ai partiti sono spesso dalle 10 alle 100 volte tanto.
Gli elettori non sono solo ricevitori passivi di notizie: la relazione diretta con gli elettori fa parte di una strategia più ampia che viene portata avanti direttamente dai parlamentari attraverso il sito di partito. I contatti telefonici e di posta elettronica dei rappresentanti politici sono spesso pubblicati sui siti delle formazioni politiche, e i cittadini ne approfittano: “Occhetto e Di Pietro ricevono dalle 150 alle 200 e-mail ogni giorno”, rivela Emma Evangelista, del Nuovo Ulivo, “è possibile inviare e-mail dirette a tutti i parlamentari radicali, e al novembre scorso ne avevo ricevute personalmente 1.418 tramite il filo diretto sul sito”, dichiara Cappato, “l’obiettivo è di creare una comunità on-line utilizzando la rete come strumento di dialogo”, conferma Pirrotta.
L’aspetto di relazione è più sfruttato nei confronti delle sezioni locali dove la rete si trasforma in uno strumento di lavoro. Sui siti, infatti, sono presenti “tutti i documenti necessari alle sezioni locali con una sorta di bigino on-line: un prontuario per tutti i militanti ai quali inviamo regolarmente anche un notiziario via e-mail con le iniziative in corso”, spiega Roberto Calderoli, coordinatore delle segreterie della Lega Nord. Nell’ottica di coinvolgere il più possibile le singole sezioni locali non solo nell’utilizzo passivo ma anche nella costruzione dei contenuti, “il sito del nuovo Psi è stato costruito in modo orizzontale: creando un sito internet per ogni sezione all’interno di quello nazionale. Ogni sezione può così contribuire a pubblicare i propri contenuti e mettersi in relazione con i simpatizzanti on-line”, precisa Pirrotta. La condivisione dei documenti di partito è stata una dei primi utilizzi di Internet: “Ancora prima del web alla fine degli anni 80 i Radicali mettevano on-line i documenti del partito sulle Bbs, nel ’91 anche i Verdi lo hanno fatto”, ricorda Risotti.
L’utilizzo della rete di oggi segue la stessa impronta di condivisione delle informazioni, ma richiede investimenti maggiori. “Sono cinque persone a tempo pieno a gestire la redazione del sito di Uniti nell’Ulivo”, fa presente Marcelli, mentre secondo Risotti i Verdi cercano “di sfruttare le sinergie con gli altri media di partito per contenere gli investimenti in alcune decine di migliaia di euro per l’infrastruttura tecnologica: il sito viene aggiornato da una decina di persone tra giornalisti e funzionari, a ognuno dei quali è assegnato un microcompito”. Per il Nuovo Psi anche “i webmaster dei singoli siti regionali sono tutti volontari e per la base tecnologica ci si è appoggiati all’azienda di uno dei coordinatori che crea siti per mestiere”, conferma Pirrotta.
La rete non è solo un fatto di spesa per i partiti, ma può essere anche strumento di guadagno. Molti siti stanno attivando metodi di pagamento per il tesseramento al partito e per la raccolta fondi, come “il sito di Forza Italia, che permetterà a tutti coloro che vogliono rinnovare la propria adesione di pagare direttamente on-line”, dichiara Palmieri, “il telefono rimane però il mezzo preferito per le donazioni e sottoscrizioni”, spiega Cappato. Nonostante ciò sul sito di Uniti nel’Ulivo ci sarà una vera e propria “vendita on-line di merchandising, come ceramiche artigianali, cappellini e portacellulari, tutti con il logo della lista”, anticipa Marcelli.
La rete permette ai cittadini di avere accesso diretto all’informazione e visibilità sulle azioni degli eletti anche oltre i siti dei partiti. Chi volesse consultare i risultati di qualunque sondaggio politico elettorale italiano diffuso sui mass media può leggerne i risultati su www.sondaggipoliticoelettorali.it, grazie alla legge n. 28/2000, chi d’altro canto volesse analizzare le scelte di voto dei parlamentari europei per certe tematiche può consultare siti come www.EU-votewatch.org, dove vengono analizzate le scelte per l’ambiente che sono state prese dai singoli parlamentari. L’Italia si posiziona penultima prima della Gran Bretagna mentre la Danimarca è in testa alla classifica


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