Dopo il sito Palmieri mette sotto l’albero il giornalino

La Provincia di Como del 12 dicembre 2001
di Enrico Romanò

Era stato annunciato come il regalo di Natale dell’onorevole Antonio Palmieri al collegio che l’aveva innalzato agli onori della Capitale. E già qualcuno profetizzava un altro euroconvertitore, sul modello di quello che, parola del premier Silvio Berlusconi, dovrebbe a breve invadere la case di tutti gli italiani. Invece il “dono” di Palmieri è stato un altro filo di quella corda ormai sempre più spessa che tiene legato il parlamentare al territorio.
Si chiama «Al lavoro!», con tanto di punto esclamativo finale, ed è un foglio con il quale l’onorevole informerà i cittadini del suo impegno personale quale deputato e delle attività del governo della Casa delle Libertà. La presentazione del minuscolo giornalino (quattro facciate in tutto) è avvenuta lunedì sera nella cena natalizia che ha messo attorno a un tavolo esponenti di Forza Italia, compreso l’assessore regionale Giorgio Pozzi e Giuliano Sala, e simpatizzanti del Polo. «E’ il terzo tassello del rapporto che unisce il deputato a coloro che l’hanno eletto, ma anche a coloro che non l’hanno votato – ha esordito Palmieri – un rapporto che è iniziato con la creazione del sito Internet ed è proseguito con la newsletter. Entro Natale arriverà a tutte le famiglie del collegio e a tutti gli iscritti di Forza Italia della provincia di Como: ne abbiamo stampate circa 48 mila copie».

Il foglio avrà una cadenza semestrale e verrà spedito a giugno e a dicembre. Chi vorrà potrà peró riceverlo cinque volte all’anno, quindi più o meno ogni due mesi. Per richiedere la spedizione extra basterà contattare Palmieri all’indirizzo e-mail palmieri_a@camera. it o al suo ufficio presso Montecitorio in piazza San Claudio 166, 00186 Roma. Il primo numero è incentrato su tre grandi temi accompagnati una sezione onnicomprensiva: la nuova legge Tremonti, i provvedimenti per la famiglie e la scuola, le azioni antiterrorismo e la parte che potrebbe essere definita come “varie ed eventuali”.
Tra le pagine spicca anche una vignetta dedicata ironicamente a «La scuola pluralista e rispettosa di tutte le tradizioni». Nel disegno una figura stilizzata ammonisce alcuni piccoli studenti perché non segnino le risposte giuste con la solita croce. «Sapete che è un segno di intolleranza!!!» sbotta minaccioso il maestro. Il chiaro riferimento è agli episodi di rimozione del crocifisso dalle aule scolastiche.


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