Dai frutti si giudica l’albero

Ieri sera a Ballarò Franceschini ha perentoriamente richiesto coerenza tra comportamenti privati e pubblici degli uomini politici. E’ la “nuova frontiera” di una campagna elettorale che loro stanno davvero americanizzando, usandone pesantemente, per la prima volta in Italia, uno degli aspetti più deleteri: fomentare pesanti insinuazioni sulla moralità personale dell’avversario e buttargli fango addosso, cercando di screditarlo agli occhi dei cittadini.
Hanno fatto i conti senza l’oste. Andando in televisione ieri sera Berlusconi ha come al solito capovolto la situazione comunicativa a suo favore, esponendo la verità direttamente ai cittadini.

Restano da fare due considerazioni: a) indicare un valore (in questo caso la famiglia) che si ritiene buono e utile per la società è comunque compito di un leader, al di là delle vicissitudini personali e private.
b) anche in politica dai frutti si giudica l’albero. Franceschini viene da un partito che dagli anni Ottanta in poi ha moltiplicato il debito pubblico, lasciato un Paese senza infrastrutture, con una pubblica amministrazione inadeguata, con un sistema formativo arretrato e l’elenco potrebbe continuare. Però erano tutte persone di ineccepibili costumi personali…Se guardiamo ai frutti di quell’epoca e a quelli del governo Berlusconi, davvero non c’è confronto. E i cittadini l’hanno capito, come conferma anche il sondaggio di Pagnoncelli mostrato ieri sera a Ballarò.


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6 risposte a “Dai frutti si giudica l’albero”

  1. Avatar Paola
    Paola

    Dal momento che loro sono favorevoli al divorzio, all’aborto, alla pillola del giorno dopo, alla droga, al sesso libero sopra i dodici anni… perchè si scandalizzano tanto?! (Non so se le illazioni abbiano un fondo di verità, ma la signorina era senz’altro consenziente, perciò – per i loro parametri – era tutto accettabile)…!!! Visto che non possono vincere coi voti, provano così: CHE SCHIFO

  2. Avatar francesco
    francesco

    Ciao franco,penso che tu sia veramente una persona valida,però forse non mi sono spiegato bene sul punto di un prete…ti premetto che sono cattolico sposato 2 bimbi,pratico la chiesa e uno dei miei migliori amici è un prete.Quando ti ho fatto quell’esempio era solo un modo come un’altro per far capire che poi il tutto è legata alla singola persona,che mediamente piace ad una parte e all’altra no!! vedi il papà attuale piace a pochissime persone ma per questo non vuol dire che non sia una persona valida..GIUDICARE NON SERVE QUANDO NE IO E NE TU CONOSCIAMO UNA PERSONA!!! POI SAI BENE CHE UN GENITORE FA TANTO PER FAR CAPIRE IL MEGLIO AL PROPRIO FIGLIO MA SOLO QUEST’ULTIMO SCEGLIERà CHI è E CHI SARà…E QUESTO è PER SPIEGARE CHE NON MI SEMBRANO COSI VOLGARI I COMPORTAMENTI DI BERLUSCONI.Vengo alla sig. ANGELA,il punto di vista che lei mi ha criticato mi dispiace lo trovo talmente giusto che non so cosa replicarle!!

  3. Avatar Angela
    Angela

    francesco scrive:
    “LASCIAMO LE VITE PRIVATE DELLE PERSONE FUORI DAI PROPRI LAVORI PERCHè QUESTO è GIUSTO!!(…)
    BISOGNI FARE UN PASSO IN DIETRO E SOPRATTUTTO NON GIUDICARE ASSOLUTAMENTE”

    quanta sensibilità nei confronti di “papi” che fa le corse per raggiungere un compleanno (della figlia dell’autista di craxi (?), poi smentito da Bobo Craxi, di un suo collaboratore di FI (?), che nessuno in campania conosce…mah..) avrei voluto sentire le stesse belle parole nei confronti di uno sventurato Padre che chiedeva, con dolore, a gran voce, di lasciare andare sua figlia al destino atroce che l’ha travolta 20 anni prima lasciandola in coma irreversibile in un letto d’ospedale! quella non era una vicenda privata, degna di non essere giudicata…

    a me la cosa che sconcerta non è la storia vera o presunta di un 70enne con una ragazzina, ma la menzogna, la dissimulazione, l’ipocrisia e gli usi strumentali delle vicenda personali! vada il signor B. al family-Day (in buona compagnia di pluri-divorziati, vedi Casini), dica a noi cosa non fare ma poi viva in tutt’altro modo “fate ciò che dico, ma non fate ciò che faccio…” ed il gioco è fatto!

  4. Avatar Franco
    Franco

    Mi scusi, ma debbo puntualizzare. Io dal sacerdote mi aspetto coerenza. Si è portavoce della Chiesa non per le chiacchiere, ma per i comportamenti. Non per la tonaca che è bene indossare, ma la testimonianza che quella tonaca è in grado di dare.
    Sono cresciuto in una parrocchia e dietro le tonache che ho frequentato ho sempre trovato coerenza e testimonianza. Si, mi permetto di chiederla anche a chi indossa una “tonaca” pubblica: sia esso Presidente del Consiglio o semplice Dirigente dello Stato.
    Concordo invece sulla necessità di fare un passo indietro. Perché coerenza non significa perfezione. Se però si va in televisione e si presenta un modello di padre – questo sì modello alieno, venuto dallo spazio – allora debbo reagire. Reagisco da cittadino, reagisco da cattolico perché non voglio separare il mio essere cattolico dal mio essere cittadino.
    Se poi il 53% della popolazione lo vota, questo cittadino ha un enorme obbligo morale nei confronti degli italiani perché è al loro servizio. E se è al loro servizio deve imparare a moderare le parole e a dare esempi di vita coerenti che non vuol dire per forza un matrimonio felice. Ci mancherebbe. Eviti però di raccontarmi il modo in cui sperpera il suo denaro per il “bene” dei figli, mostri sobrietà nel linguaggio e negli atteggiamenti perché non è un bene – proprio perché più della metà degli italiani guarda a lui con positività e dunque lo vede come un modello – proporre falsi valori, anche se questi vengono premiati con degli applausi.
    Inutile ricordare il vasto consenso e la quasi idolatria che hanno circondato Stalin, Lenin, Hitler, Franco, Mussolini, Mao e chissà quanti altri. Insomma, tanto per fare un esempio, le continue battute da liceale d’altri tempi sulle belle donne in un settantacinquenne capo di governo non sono il meglio e spiace perché l’uomo ha una grande capacità operativa, può fare tanto, farà tanto (e sono sicuro che vincerà la scommessa Abruzzo) e farebbe di più se fosse biblicamente moderato.

  5. Avatar francesco
    francesco

    Noto mio malgrado che sempre più si tende a perlare dei politici come se fossero degli alieni venuti dallo spazio.BERLUCONI è il presidente del consiglio non un “dio onnipotente”.La sera quando torna a casa vaà a dormire in un letto non in una navicella spaziale!!!! LASCIAMO LE VITE PRIVATE DELLE PERSONE FUORI DAI PROPRI LAVORI PERCHè QUESTO è GIUSTO!! Anche il SACERDOTE quando prende i “voti” diventa un porta voce della chiesa non per questo i suoi comportamenti o punti di vista sono sempre condivisi.Io non parlerei di COERENZA OPPURE DI IMMORALITà di un PRESIDENTE DEL CONSIGLIO ma credo solo che nella vita privata e ovviamente matrimoniale come in questo caso specifico BISOGNI FARE UN PASSO IN DIETRO E SOPRATTUTTO NON GIUDICARE ASSOLUTAMENTE.Quando si parla di BERLUSCONI pregherei di interrogarsi prima sul perchè il 53% delle persone vota personalmente il PRESIDENTE e perchè quasi il 75% vota il GOVERNO!!! Questa è COERENZA non quella di ignorare il voto del POPOLO ITALIANO che assolutamente condivide questo modello di PRESIDENTE!!!!! grazie FRANCESCO

  6. Avatar Franco
    Franco

    La coerenza tra comportamenti privati e pubblici non dovrebbe essere una “richiesta” dell’opposizione, ma un dato assodato sul quale non si dovrebbe nemmeno discutere. Altra cosa la coerenza ad orologeria che sembra appartenere allo stesso filone degli avvisi di garanzia in occasione del G8 o in campagna elettorale. Coerenza che, evidentemente, deve appartenere a tutte le persone e a maggior ragione a tutti gli uomini politici.
    Ho seguito con attenzione l’intervento di Berlusconi a “Porta a Porta” e non sono per niente convinto che abbia capovolto la situazione a suo favore. Almeno, personalmente mi ha scandalizzato. Intanto diciamo che è troppo comodo raccontare la propria verità senza lasciare spazio alla moglie, la grande assente! Non conosco le vicende di questa famiglia, ma davvero la Signora sarebbe stata a dir poco avventata se avesse chiesto il divorzio sull’onda emotiva di una notizia giornalistica che potrebbe anche essere una bufala. Mi è più facile pensare ad un malessere non risolto, magari per carenza di dialogo, che alla fine imbocca strade senza ritorno.
    Ma è il ritratto di Berlusconi nel ruolo di Padre che mi ha scandalizzato. Ha vantato le sue benemerenze in quanto padre. Come tale ha organizzato una festa faraonica negli Stati Uniti per il compleanno della figlia. Come un possidente del Gattopardo ha sottolineato che “ho pagato tutto io” lanciando un modello di riferimento: oggi un padre è tale se organizza feste faraoniche per i figli. Io conosco un altro modello di Padre, molto più modesto, di uomo che vive in famiglia e con la famiglia, cresce assieme alla famiglia, si ferma se è il caso, si interroga sui figli, e se è necessario, si ferma per rimettere le cose a posto. Insomma non ci si può illudere di regale felicità con una festa in America. Non è una cosa di cui vantarsi e se la si è fatta, non credo sia il caso di raccontarla in televisione come una positività. Questo avviene mentre molti padri sono sotto una tenda, molti altri in cassa integrazione, altri alla ricerca di un lavoro, molti infine – come gli impiegati statali – che vivono bene solo se fanno rigorosamente i conti.
    Questo modello è immorale e un Presidente del Consiglio non se lo può permettere. La sua ricchezza è certamente frutto del suo lavoro, ma questo non lo autorizza a sbatterla in faccia alle persone. Io mi sono sentito umiliato non perché non possiedo i suoi soldi, ma per il modello paterno presentato come un valore. No, questo non è un valore! Non è un valore pagare l’affetto dei figli, in ogni caso si astenga il Presidente dal presentarcelo come tale in un interveto pubblico. Mi creda, per la prima volta, al di là dei sondaggi, mio sono personalmente interrogato se posso votare una Persona che è portatore di tali “valori”.

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