In cammino con Dante, Raffaello e Leonardo

Grazie, gentile Presidente, Ministro Franceschini, Forza Italia voterà convintamente a favore di questo provvedimento. Lo facciamo perché ci sono due modi di intendere la memoria: uno che ha a che fare con il passato, uno che ha a che fare con il presente; una memoria che è un luogo polveroso di cose antiche che non riguardano la vita di oggi, la vita attuale della persona e di un popolo, e una memoria che, invece, ha radici nel presente perché riguarda una cosa che è viva e che riguarda me e lei e tutti noi.

Per questo, visto che per la prima volta, una delle poche volte per essere precisi, ci muoviamo per tempo, anticipando e non seguendo gli anniversari, e con la speranza appunto che il tempo che abbiamo a disposizione sia ben utilizzato, noi voteremo convintamente a favore e convintamente a favore anche per due altri motivi: il primo, perché è necessario far conoscere, non solo alle nostre nuove generazioni, ma a tutti quanti in realtà, questi tre straordinari personaggi, ma soprattutto come momento di vera accoglienza per coloro che da altri Paesi del mondo vengono in Italia per ritrovare una nuova vita, una nuova occasione per sé e per i propri cari.

Si parla di nuovi italiani; sulla novità non c’è alcun dubbio, sul fatto di aiutarci tutti a essere italiani, l’occasione è data anche da questa iniziativa di ricordare tre straordinari personaggi della scienza e dell’arte. È un’occasione importante per aiutare quella costruzione.

L’altro è – visto che stiamo vivendo un’era totalmente appiattita sul presente, totalmente appiattita sulla reattività, sull’istante, sull’emozione – nuovamente il fatto di andare a ripercorrere, a riprendere le radici dalle quali noi discendiamo, è un fatto di assoluto valore per chiunque sia al Governo oggi e nella prossima legislatura.

Ministro, i tre personaggi, Leonardo, Raffaello e Dante, sono stati tre innovatori nei loro settori: Leonardo per la sua parte, con l’aspetto che riguarda la scienza, le macchine e costruire macchine che siano a favore dell’uomo e non contro l’uomo; Raffaello nella pittura, nell’architettura e Dante.

Io vorrei soffermarmi un istante su Dante, prendendo spunto da un libro che consiglio di leggere alle colleghe e colleghi, che si intitola In cammino con Dante ed è stato scritto da Franco Nembrini, nel quale l’autore dice con chiarezza che il tema della Commedia non è una cosa astratta, lontana come, purtroppo, siamo stati spesso abituati a viverla nelle presentazione nelle istituzioni scolastiche, ma il tema della Commedia riguarda la vita su questa terra. Cito Nembrini: “Dante non fa niente altro che descrivere un’esperienza ultraterrena, mentre in realtà descrive la terra, la vita sulla terra, la vita sulla terra vista dal punto di vista di Dio, il che vuol dire della sua origine, del suo destino, del suo senso ultimo, della sua verità. Il tema della Divina Commedia è la vita terrena nella sua verità. Se è così, vuol dire che ciascuno di noi è in qualche modo tutto quel che Dante racconta, ciascuno di noi è Inferno, Purgatorio e Paradiso e non in successione, ma sempre”.

Ho citato questa parte dell’introduzione del libro di Nembrini per portare la riflessione su un ultimo e decisivo punto. Credo che la rappresentazione e la memoria, nel senso di questa vita nel presente, di questi tre personaggi non debba però essere vittima di alcuna censura del politicamente corretto, cioè a dire, specie per quanto riguarda Dante, per quanto riguarda Raffaello, l’evidente ispirazione religiosa, religiosa cattolica, non debba essere sottaciuta per timore di offendere qualcuno o, peggio ancora, per vergogna delle nostre radici come popolo e come comunità.

Quindi, con questo auspicio confermo il voto favorevole di Forza Italia e rinnovo l’auspicio che, visto che partiamo nel tempo e per tempo, si possa usare questo tempo che ci è dato nel modo adeguato. Grazie.


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