La finanziaria per la cultura: ristrutturare per rilanciare

Intervento in commissione durante la discussione per la legge finanziaria 2003
del 10 ottobre 2002

Ti propongo la sintesi del mio intervento in Commissione cultura, durante la discussione per la legge finanziaria 2003.

Dopo aver ascoltato in questi giorni i numerosi appelli degli esponenti dell’opposizione, posso dire che anche noi deputati della maggioranza condividiamo le preoccupazioni espresse in materia di università, di ricerca scientifica e di sport dilettantistico di base. Per cercare di modificare in meglio la situazione, ricordo che abbiamo presentato emendamenti sia presso la nostra Commissione e altri ne presenteremo presso la commissione Bilancio.
Fatta tale premessa, formulo alcune osservazioni all’opposizione.
Per i beni culturali, voi continuate a sottovalutare l’importanza della previsione, contenuta nel comma 3 dell’articolo 33 del disegno di legge finanziaria, relativa a quel 3 per cento degli stanziamenti previsti per le infrastrutture da destinare ad interventi a favore dei beni e delle attività culturali. Si tratta di una somma davvero molto ingente, che gioverà all’intero settore.
Per quanto concerne la scuola, ricordo che il sottosegretario Aprea ha chiarito che la finalità strategica del Governo è quella di ristrutturare e di rilanciare tale settore. Ristrutturare significa mettere mano alla disastrosa situazione che abbiamo ereditato, per la quale un anno di lavoro non è certo sufficiente. Inoltre, ricordo che rimane l’impegno del governo di investire nell’arco della legislatura almeno 15.000 miliardi di vecchie lire.
In merito allo sport di base, condivido pienamente gli indirizzi e le proposte avanzati dal sottosegretario Pescante. Noi ci faremo carico di emendamenti in commissione bilancio a favore dello sport di base.
Con riferimento ai settori dell’università e della ricerca scientifica, ritengo che, anche grazie all’impegno dei deputati della maggioranza e del Governo, si potranno ottenere taluni miglioramenti rispetto alla situazione attuale.
In definitiva noi deputati della maggioranza non ci sottraiamo all’impegno di fare della cultura, della ricerca, della scuola, il motore della nostra società, pur avendo ereditato una situazione molto difficile e pur dovendo muoverci in un contesto economico nazionale e internazionale molto sfavorevole. Grazie!


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