Libertà è relazione

La nota diffusa da Silvio Berlusconi ieri sera, alla vigilia del ventennale della caduta del Muro di Berlino, è interessante per il concetto di libertà come relazione, enunciato dal premier

 

“L’anniversario del Muro di Berlino segna non solo la fine del comunismo sovietico ma soprattutto la vittoria della libertà come bisogno insopprimibile dell’animo umano.


In ogni epoca storica e sotto qualunque regime politico l’uomo ha sempre desiderato di essere libero, come espressione della propria natura e della propria umana dignità. La storia in fondo è la storia della libertà, la ricerca continua dello spirito di prevalere sulla violenza, sulla forza, sui soprusi, sul potere fine a se stesso. Anche nei momenti più bui della storia, quando la dignità dell’uomo viene calpestata e offesa oltre ogni limite, la fiamma della libertà è stata alimentata dalla testimonianza di quegli uomini e di quelle donne che per essa hanno saputo rinunciare anche alla propria vita.


Anche ora, in molti continenti in cui dominano regimi autoritari e sanguinari, l’anelito insopprimibile alla libertà si fa strada attraverso l’esempio di quei giovani che rinnovano agli occhi del mondo intero la forza della verità e della libertà.


Questi esempi ci ricordano che la libertà non è data una volta per tutte, e che solo quando ci manca, come quando ci manca l’aria, avvertiamo il valore che essa ha per la nostra vita e per l’intera società.

Per questo, soprattutto dopo la crisi delle ideologie totalitarie del Novecento, e dopo la sconfitta del comunismo che è stata l’ideologia che più di ogni altra si è diffusa nel mondo e che ha dominato più a lungo nel corso della storia, dobbiamo avere cura dei traguardi di libertà e di civiltà che abbiamo conquistato.


In particolare dobbiamo avere coscienza che la libertà non è sinonimo di egoismo, di individualismo, non significa libertà di fare ciò che più ci aggrada e ciò che è possibile fare grazie ai progressi della scienza e della tecnica. La libertà è vera libertà quando è relazione con gli altri, quando rivendica non solo i legittimi diritti, ma si fa carico dei doveri nei confronti dell’intera società. La libertà esplica tutte le sue potenzialità quando diventa relazione, quando diventa responsabilità, quando diventa solidarietà verso chi soffre e verso chi ha bisogno di noi, non solo all’interno dei confini nazionali, ma anche al di là dei nostri confini nei confronti degli altri popoli. Questo è il nostro sentimento della libertà”.


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2 risposte a “Libertà è relazione”

  1. Avatar Franco
    Franco

    “Gli orfani e i nostalgici del comunismo (….) non sono soltanto impreparati al governo del Paese, Portano con sè anche un redaggio psicologico che stride e fa a pugni con le esigenze di una amministrazionbe pubblica che voglia essere liberale in politica e liberista in economia. Le nostre sinistre pretendono i essere cambiate. Dicono di essere diventate libraldemocratiche. Ma non è vero. I loro uomini sono sempre gli stessi, la loro mentalità, la loro cultura, i loro più profondi convincimenti, i loro comportamenti sono rimasti gli stessi”(Silvio Berlusconi – 1994- Vai Silvio! Tu ha i distrutto il vecchio politichese della partitocrazia, delle convergenze parallele, degli equilibri più avanzati, portando una ventata di novità. La gente ti sente sempre più vicino, si rispecchia in te. Il continuo appellarti al buonsenso, alla libertà, all’amore, alla giustizia (valori unversali) ci fa identificare subito il nemico da sconfiggere. Vai Silvio.

  2. Avatar Franco
    Franco

    Condivido pienamente il bellissimo messaggio del Presidente del Consiglio. Spero che le sinistre estreme e non, compresi coloro che ancora si riempiono la bocca della parola socialismo (figlio del comunismo!) meditino sul vero significato della libertà e sul danno che arrecano al Paese tutti coloro (vedi idv e PD) che cercano ostinatamente di inoculare nella mente degli italiani che il PDL è l’anticamera del fascismo. Il muro della vergogna è caduto 20 anni fa, ma la sinistra italiana non ne ha tratto beneficio alcuno. Ricordino i parlamentari, a qualnque fede apparrtengano, che il loro precipuo, unico dovere è di fare non il proprio interesse ma gli interessi degli italiani.

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