Di Pietro chiama alle armi. Dove andremo a finire?

“CHIAMATA ALLE ARMI: Roma, Sabato 13 marzo 2010 ore 14:00 piazza del Popolo.”

Questo il titolo della newsletter giornaliera inviata da Antonio Di Pietro. Come si fa a chiamare una manifestazione una “chiamata alle armi”? Dove è disposto ad arrivare per una manciata di voti in più?

Ha ragione Bondi, che oggi ha dichiarato che si stanno ricreando le stesse condizioni che hanno reso possibile l’attentato avvenuto a Milano lo scorso dicembre contro Berlusconi.  Stanno ricreando un clima esasperato, con parole e dichiarazioni irresponsabili e violente, proseguendo la politica della demonizzazione e dell’odio.


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4 risposte a “Di Pietro chiama alle armi. Dove andremo a finire?”

  1. Avatar aurim
    aurim

    com’è buono lei sig. J. L. si vede subito da che parte sta. PUNTO

  2. Avatar Jean Lafitte

    attentato quello?

    suvvia…

    dove arriverete?

    in alto, molto in alto.

    a Piazzale Loreto. a testa in giù.

  3. Avatar aurim
    aurim

    IL Sior Bossi non più lo stesso quindi ….i fucili sarebbero un eufemismo; invece la “chiamata alla armi” del sandipietrino potrebbe scatenare ben altro per reazione come, per esempio: “ora basta, qui comando solo io e tutti zitti” no? Questa potrebbe essere la fatale pero voi tutti (chi) ultima sera. A me personalmente non me ne fregherebbe un tubo tanto settantatreenne pensionato nullatenente che mi può succedere?

  4. Avatar claudio
    claudio

    Umberto Bossi, nostro fedele alleato, nell’agosto 2007 a riguardo di fisco ingiusto: “Se la Lombardia chiude i rubinetti l’Italia muore in cinque giorni perché vivono con i soldi dei lombardi. I lombardi non hanno mai tirato fuori i FUCILI ma per farlo c’è sempre la prima volta”.
    La risposta di Maurizio Gasparri all’epoca in AN: “I fucili di Bossi sono verbali”.

    Però a Bossi lei non lo dice che semina odio, vero? Magari perchè a Cantù qualcuno leghista c’è ancora?
    Io vorrei vederla finita questa manfrina dell’odio, della demonizzazione, è roba da asilo infantile. Parliamo di cose serie, ignoriamo i loro deliri e li strabattiamo. Sempre più deluso.

    Su Bondi qualcuno potrebbe fraintendere le sue parole e inconsciamente prenderle come incoraggiamento per una azione criminale. Per ironia della sorte John Lennon predicava pace e amore eppure uno squilibrato l’ha ucciso. Nessuno diede la colpa ai Rolling Stones, però.

    “Ma venne la fatale per voi tutti ultima sera”

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