A proposito della sentenza contro Google

Al di là del merito tecnico, il vero tema sollevato dalla sentenza di condanna dei tre dirigenti di Google da parte del tribunale di Milano è come conciliare libertà e responsabilità in internet.

L’evoluzione e la crescita della rete impongono di avviare una riflessione approfondita fra tutti coloro che hanno a cuore lo sviluppo di internet.

La rete non può essere un luogo senza legge e al tempo stesso deve rimanere un luogo di libertà.

La via maestra per mantenere in equilibrio queste due esigenze è quella di un accordo stabile tra i proprietari di social network e le istituzioni e, insieme, una profonda azione educativa nei confronti di tutti coloro che diffondono contenuti online, a cominciare dai più giovani.


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Commenti

4 risposte a “A proposito della sentenza contro Google”

  1. Avatar Uniroma.tv

    Al seguente link potete vedere il servizio realizzato da UniromaTV dal titolo “Vox Populi: Google”

    http://www.uniroma.tv/?id_video=15091

    Ufficio Stampa di Uniroma.TV
    info@uniroma.tv
    http://www.uniroma.tv

  2. Avatar Marco
    Marco

    Che non diventi la scusa per mettere il bavaglio ad internet…

  3. Avatar aurim
    aurim

    Dando per buono quanto scritto dal sig. Franco c’è poco da dire ma magari fossero sufficenti le leggi per andare bene, purtroppo io sono scettico perchè conciliare libertà e responsabilità di gestione resta difficile a causa dei vari distinguo che chi interpreta le leggi può e fa.

  4. Avatar Franco

    LA LEGGE ITALIANA E’ CHIARA;

    1. OGNI CITTADINO SI DEVE COMPORTARE CON BUON SENSO COME UN PADRE DI FAMIGLIA.
    2. OGNI PROPRIETARIO DI MOBILI, IMMOBILI E SERVIZI E’ RESPONSABILE DELLA SICUREZZA.
    3. OGNI UTENTE E’ RESPONSABILE NELL’USARE IL SERVIZIO SECONDO LE REGOLE E LE LEGGI VIGENTI.
    4. I CONTROLLI UNATANTUM DEGLI ISPETTORI DELLO STATO DEVONO RINNOVARE IL CERTIFICATO DI CONFORMITAì’SECONDO LE NOME ISO/ICE

    IN QUESTO CASO FORNITORE DEI SERVIZI E UTENTI SONO ENTRAMBI COLPEVOLI IN PERCENTUALE DIVERSA CHE SARA’ STABILITA DAI GIUDICANTI.

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