Armonizzazione della normativa sul diritto allo studio

Intervento in Commissione
del 22 settembre 2004

E’ stata approvata in commissione la proposta di legge di cui sono relatore che ridefinisce la nozione di diritto allo studio includendo in esso anche il buono scuola e indica alle Regioni i criteri generali di attuazione di esso.
Ecco una sintesi del mio intervento:

Il testo della legge è estremamente serio e importante, ed è il frutto di un’attenta ponderazione da parte della maggioranza. Con esso ci si propone di introdurre principi generali nell’ordinamento statale in materia di diritto allo studio, in linea con quanto già statuito dalla legge n. 62 del 2000, ma ampliandone ignificativamente la portata.
Tali nuovi princìpi vengono introdotti nel pieno rispetto del riparto di competenze previsto nel Titolo V della Costituzione, fornendo alle regioni criteri guida per l’esercizio della loro autonomia in materia scolastica e assicurando parità di diritti su tutto il territorio nazionale.
Nel sottolineare in particolare la peculiare valenza del buono scuola, diretto a garantire la copertura dei costi di iscrizione alle scuole paritarie, ritengo che questo sia un adeguato strumento per garantire equilibrio e riconoscere l’importanza delle suddette scuole.
Nel prendere, infine, atto delle notevoli difficoltà finanziarie in cui versano le scuole paritarie, auspico che il Governo si adoperi al fine di rimuovere le medesime, considerato peraltro che nel documento di programmazione economico-finanziaria è previsto che il settore dell’istruzione risulta immune dalle politiche di contenimento della spesa pubblica.


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