Basta faziosità nei libri di storia

Risoluzione al governo presentata in Commissione cultura
del 4 ottobre 2002

Lo studio della storia svolge una funzione centrale nel processo formativo fin dagli anni dell’infanzia: le categorie sono una delle chiavi di lettura fondamentali di tutta la realtà e lo studio della storia ha un ruolo fondamentale nella strutturazione della memoria e delle coscienza nazionale e di gruppo. La storia – proprio perché non è mera conoscenza di nomi, di date e di avvenimenti – bensì analisi complessa e tentativo di spiegazione, tende ad utilizzare tutte le scienze umane e sociali e a raccordare incessantemente tra loro fatti politici ed economici, culturali e religiosi; essa è strumento di maturazione culturale e civile del giovane e per questo motivo deve essere insegnata tenendo conto di tutti i filoni della storiografia e con grande rigore scientifico.

Tutto ciò premesso, la Commissione impegna il Governo ad attivarsi, collaborando con le istituzioni scolastiche e nel rispetto della loro autonomia, per fa sì che nelle scuole di ogni ordine e grado l’insegnamento della storia, in particolare di quella contemporanea, si svolga secondo criteri oggettivi rispettosi della verità storica e della personalità dei discenti attraverso l’utilizzo di testi di assoluto rigore scientifico che tengano conto – in modo obiettivo – di tutte le correnti culturali e di pensiero, per un confronto democratico e liberale che assicuri un corretto apprendimento del passato, in special modo, di quello più recente.


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