Risoluzione Libia: un testo equilibrato

Questo il testo su cui abbiamo impegnato il governo circa il da farsi in Libia: un testo equilibrato, che tiene conto della necessità di proteggere la popolazione libica e anche l’Italia, da ogni punto di vista.

  • adoperarsi per far emergere in tutte le sedi opportune il punto di vista dell’Italia e le circostanze che rendono possibile il suo sostegno all’intervento internazionale;
  • garantire, nell’ambito di un rigoroso rispetto della risoluzione Onu anche attraverso opportune iniziative politico diplomatiche e alla intimazione del cessate il fuoco, il ritorno più rapido possibile a uno stato di non conflittualità;
  • rappresentare nelle sedi proprie la necessità di assegnazione alla Nato del comando e del controllo delle operazioni militari e al fine di giungere a un coordinamento degli sforzi alleati;
  • assumere ogni utile iniziativa affinché le imprese europee impossibilitate ad onorare i contratti in essere in ragione delle sanzioni ONU e UE trovino una tutela negli articoli 10 e 12 del regolamento dell’Unione europea 204/2011, che rispettivamente prevedono le modalità per assicurare i pagamenti dovuti alle imprese europee in base a contratti precedenti l’entrata in vigore delle sanzioni e la preclusione di eventuali azioni legali per inadempimento contrattuale;
  • riattivare, non appena le circostanze e le decisioni del Consiglio di sicurezza dell’ONU lo renderanno possibile, gli accordi bilaterali, in particolare quelli in materia energetica, stipulati dall’Italia con la Libia;
  • adoperarsi, nelle opportune sedi, in primo luogo in ambito NATO, affinché sia attuato, anche in ottemperanza di quanto previsto dalla risoluzione ONU 1973, l’embargo sulle armi nei confronti della Libia;
  • insistere, così come stabilito dai punti 6 e 7 del Consiglio affari esteri dell’Unione europea del 21 marzo 2011 richiamati in premessa, affinché l’Unione europea renda immediatamente operativa un’azione di pattugliamento del Mediterraneo in funzione di deterrenza e di contrasto alle organizzazioni criminali legate anche a gruppi terroristici e dedite al traffico di esseri umani, nonché in funzione di prevenzione migratoria e di assistenza umanitaria;
  • ottenere dai partners europei e dalla Commissione un apporto di mezzi, anche finanziari, per condividere l’onere della gestione degli sbarchi di immigrati, secondo quanto stabilito nelle conclusioni del Consiglio europeo straordinario dell’11 marzo scorso; 
  • attivarsi nelle sedi proprie affinché l’Europa si doti al più presto di un «sistema unico di asilo», che fin da subito preveda un sistema di burden sharing teso a redistribuire la presenza degli immigrati tra i paesi membri e fornisca una maggiore assistenza nelle operazioni di riconoscimento e identificazione di coloro che si dirigono verso le coste italiane;
  • adottare ogni iniziativa per assicurare la protezione delle popolazioni della regione, nello scrupoloso rispetto della risoluzione n. 1973 e delle relative prescrizioni;
  •  adottare ogni iniziativa necessaria per assicurare che l’Italia partecipi attivamente con gli altri paesi disponibili, ovvero nell’ambito delle organizzazioni internazionali di cui il Paese è parte, alla piena attuazione della risoluzione n. 1973 ai fini della protezione dei civili e delle aree popolate sotto pericolo di attacco, ivi compresa la concessione in uso di basi sul territorio nazionale;
  • tenere costantemente informato il Parlamento.

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Commenti

6 risposte a “Risoluzione Libia: un testo equilibrato”

  1. Avatar bruno
    bruno

    Sono spiacente come molti miei amici del pdl l’iniziativa presa dal nostro presidente Berlusconi di garantire al presidente Obama la nostra partecipazione a bombardare la Libia, questa storia della Libia è iniziata male e presumo che finirà peggio, non vorrei che fosse un boomerang alle prossime votazioni provinciali.

  2. Avatar marco
    marco

    “Svuotare il mare col secchiellino”
    http://sauraplesio.blogspot.com/2011/03/svuotare-il-mare-col-secchiellino.html

    Obama-Sarkò d’accordo per “spartirsi” la Libia?
    http://blog.ilgiornale.it/foa/2011/03/28/obama-sarko-daccordo-per-spartirsi-la-libia/

    Accordi con Tunisia e Cirenaica perche trattengano i profughi (aiuti UE in quelle terre) e blocco navale al limite loro acque territoriali. Una o due navi appoggio per riportarli indietro, distruzione delle carrette del mare (lo fanno giò in spagna).
    Altrimenti saremo invasi ed i discorsi servono a poco (anzi, a zero)

  3. Avatar anna maria baldocchi
    anna maria baldocchi

    Due modi di vedere il problema migratorio:
    1- Il punto di vista della sinistra è quello di accaparrarsi i voti permettendo loro tutto quello che vogliono senza un minimo di controllo e senza regole con l’obbiettivo anche di indebolire il centro destra credendo che più entrano e più la forza della sinistra aumenta. Ma è solo un falso problema partendo da un presupposto sbagliato perchè c’è sempre una maggioranza Berlusconi-Bossi.
    2 – La nostra idea sostanzialmente è quella di accettare esclusivamente chi si integra cacciando coloro che sono propensi a delinquere in seno a quanto sostiene la Lega Nord.

  4. Avatar aurim
    aurim

    Il malloppo è sostanzioso e quindi molto improbabile che lo si porti a casa al completo. Sembra più il racconto di come dovrebbe essere che come potrebbe essere. Comunque immigrati o rifugiati vanno cacciati, basta.

  5. Avatar anna maria baldocchi
    anna maria baldocchi

    Avere approvato questo testo è cosa ottima, grazie Onorevole.

  6. Avatar Dirk

    DECISAMENTE POSITIVO, MA CON UNA GRAVE OMISSIONE.
    Il potere in Libia ….. ovvere rimettere il potere al popolo libico con elezioni costituenti e democratiche dopo una dittatura di 42 anni.
    Con Gheddafi e regime dinnanzi alla Corte di Giustizia dell’Aja.
    Solo così poptrebbe essere assurto come azione politica valida e confacente alle Carte dell’Onu.
    Altrimenti ….. aria fritta, solo buoni affari !!!

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