I due assi di una campagna elettorale

In estrema sintesi, per la mia esperienza di quasi 18 anni di campagne elettorali, una campagna oggi ruota attorno a due assi: il fattore “tempo” e i contenuti (compresi i toni e i modi) della comunicazione.

Il tempo: per chi è già elettore fedele di uno schieramento il tempo ha poca rilevanza: l’elettore di appartenenza usa la prima fase della campagna per documentarsi e per mobilitarsi, se è un attivista.
Per gli elettori indecisi, che non seguono né amano particolarmente la politica e per coloro (sempre più in crescita e determinanti per gli esiti delle elezioni) che decidono all’ultimo se votare (e per chi) il fattore tempo è invece determinante, in quanto sono decisivi i messaggi da cui sono raggiunti negli ultimi giorni.

La comunicazione comprende: a) i materiali “statici” o che comunque gestisci tu (manifesti, volantini, pubblicazioni, lettere, internet, ecc.) b) quella del “giorno per giorno”,  fatta di dichiarazioni, convention, battute…. Questa comunicazione la gestiscono i media, che decontestualizzano e ricontestualizzano il tuo messaggio, scegliendo ed enfatizzando pezzi di quello che dici a prescindere dalle tue intenzioni, in base alla situazione, allo schieramento e alla convenienza.

La comunicazione del primo tipo è utile a posizionarti, a dare argomenti ai tuoi sostenitori, a fornire elementi per il passaparola, a offrire agli elettori non schierati  o “agnostici” la possibilità di informarsi ed è importante nella prima parte della campagna…ma è la seconda comunicazione quella decisiva, nei contenuti e nei toni, perché colpisce tutti, ed è assolutamente decisiva per gli elettori “dell’ultima ora”.

Ovviamente il discorso è più complesso, le variabili in gioco sono anche altri (la personalità reale e percepita dei candidati, la qualità delle liste, la situazione generale, il clima antipolitico, ecc.):  però i due assi a mio avviso sono ciò attorno a cui il resto si dispone.

Ora basta riflessioni e pancia a terra per vincere il ballottaggio a Milano.


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Commenti

3 risposte a “I due assi di una campagna elettorale”

  1. Avatar Giulio Manzotti
    Giulio Manzotti

    Finchè la campagna elettorale è rappresentata da elementi estremisti come Berlusconi e La Russa (tanto per fare 2 nomi…), che farciscono ogni intervento di insulti verso chiunque non sia d’accordo con loro è chiaro che sarà difficile far notare all’elettorato l’estremismo degli altri…
    L’Italia è e rimane un Paese sostanzialmente di centro (moderato), da cui l’ala del partito (quella principale poi) rappresentato dagli elementi di cui sopra (estrema destra, altro che forza liberale!) è ormai lontanissima.

  2. Avatar anna maria baldocchi
    anna maria baldocchi

    In queste due settimane dobbiamo lavorare per vincere il ballottaggio, possiamo sempre farcela. Non dobbiamo consegnare Milano alla estrema sinistra.

  3. Avatar GUALTIERO SCOTTI
    GUALTIERO SCOTTI

    Completamente d’accordo, eggiungerei due elementi evidenti nelle ultime tornate elettorali:
    1) la maggior “volatilità” dei voti che, per fortuna, ha contagiato anche il sinistra centro. A Torino hanno vinto i nostri avversari al primo turno (presentandolo coma grande successo) dimenticano che con Chiamparino la scorsa tornata avevano vino con il 67% dei voti per il sindaco con il 63,60% alle liste, in questa rispettivamente con il 56,7% e il 56,5% (-11,3% sindaco e -7,10% per le liste e a Bologna (dove sino a fineanni 80 vincevano a man bassa.
    2) il fatto che gli spostamenti di voti tra i due schieramenti maggiori cominciano ad essere abbastanza importanti (tra il 3 e 8-9%).
    e adesso pensiamo al 29 maggio: non praevalebunt!
    Ma, se anche fosse e parafrasando Borrelli: resisteremo!

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