C’è posta per me/A proposito della data delle elezioni

Mariateresa mi scrive:

Non so se è il posto giusto ma visto che si parla anche di riflessioni,mi chiedo: ma è vero quello che gira in rete??? cioè che si vota il 13 aprile e non il 6, così che gli eletti della legislatura uscente percepiranno la loro pensione dorata??????grazie.

La mia risposta è nel primo commento.


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3 risposte a “C’è posta per me/A proposito della data delle elezioni”

  1. Avatar gabriele
    gabriele

    Salve ,onorevole! Mi dica che non è vero! Mi riferisco al "caso Andrea Verde". Sono un sostenitore di Forza Italia e, come in lei, in me sono fortemente radicati i valori della cristianità e della moralità cattolica. Non sarà difficile, quindi, comprendere che il fatto che un personaggio del genere sia "dei nostri" alle prossime elezioni, a me proprio non vada giù. Sono sbigottito, davvero! Ovviamente il mio voto al PdL non è in discussione, così come il sostegno ad esso, ma ho paura che molti indecisi non siano così "stabili". Una persona "non appprezzabile" non può di certo "sradicare" le mie idee, ne sia certo, ma è un qualcosa che proprio non riesco ad accettare, ora come ora. Vorrei sul serio che non fosse vero! Fiducioso di una sua risposta, le porgo distinti saluti e i miei auguri per il rush finale della campagna, rinnovandole tutta la mia stima. 

  2. Avatar maria teresa
    maria teresa

    Grazie così adesso posso rispondere con cognizione di causa.buon lavoro.

  3. Avatar Antonio Palmieri

    E' l'ennesima bufala messa in giro per screditare i parlamentari.

    L'assegno vitalizio viene erogato solo dopo che la legislatura ha superato i due anni, sei mesi e un giorno. Nel 2006 si è votato il 9 e 10 aprile. Il Parlamento è entrato in carica a fine aprile. E' dunque evidente che la XV legislatura è finita in meno di due anni e dunque non scatta alcuna pensione.

    Per completare le informazioni circa il nostro assegno vitalizio segnalo che:
    1. Il deputato versa mensilmente una quota – l'8,6 per cento, pari a 1.006,51 euro – della propria indennità lorda, che viene accantonata per il pagamento degli assegni vitalizi, come previsto dal Regolamento del 30 luglio 1997.

    2. In base alle norme contenute in tale Regolamento, il deputato riceve il vitalizio a partire dal 65° anno di età. Il limite di età diminuisce fino al 60° anno di età in relazione agli anni di mandato parlamentare svolti.

    3. L'importo dell'assegno varia da un minimo del 25 per cento a un massimo dell'80 per cento dell'indennità parlamentare, a seconda degli anni di mandato.

    4. Il Regolamento prevede infine la sospensione del pagamento del vitalizio qualora il deputato sia rieletto al Parlamento nazionale ovvero sia eletto al Parlamento europeo o ad un Consiglio regionale.

    Il 23 luglio 2007 l'Ufficio di presidenza della Camera ha approvato le seguenti modifiche alla disciplina dell'assegno vitalizio:

    1) Per i deputati eletti per la prima volta nella prossima legislatura l'importo dell'assegno vitalizio varierà da un minimo del 20 per cento ad un massimo del 60 per cento. Quindi la "pensione" è ridotta di un quarto.

    2) Dalla prossima legislatura è stata soppressa la facoltà per il deputato di riscattare, mediante contribuzione volontaria, gli anni di mandato non esercitati in caso di legislature incomplete.

    3) La sospensione del pagamento dell'assegno vitalizio è stata estesa al caso in cui il titolare del vitalizio assuma successivamente al 1° gennaio 2008 cariche pubbliche che prevedano una indennità il cui importo sia pari o superiore al 40 per cento dell'indennità parlamentare; alla sospensione non si procede qualora l'interessato opti per l'assegno vitalizio in luogo dell'indennità.

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