Partenza difficile delle lauree online

Il Sole 24 ore del 19 luglio 2003
di Marco Ludovico

Parto molto travagliato per la nascita delle università on line. In teoria, le nuove strutture potrebbero già partire nel prossimo autunnno.
Ma la Crui (Conferenza dei rettori delle università italiane) ha ingaggiato una battaglia ostinata per sollevare obiezioni e critiche al recente decreto dei ministri Moratti (Università) e Stanca (Innovazione). La commissione ministeriale presieduta da Fabio Roversi Monaco, che deve esaminare i progetti dei nuovi atenei telematici, si è riunita per la prima volta mercoledì scorso, alla presenza dei due ministri, e ha poi aggiornato i lavori al primo settembre.
Nel corso della riunione è emerso che in ballo ci sono finanziamenti europei per circa 40 milioni di euro, in base al programma Ue di integrazione tecnologica dei sistemi di istruzione. Si tratta dunque di un’occasione da non perdere, visto anche il ritardo italiano che, secondo gli esperti, in questo settore è pari a 40 anni rispetto agli altri Paesi più industrializzati.
Proprio nei giorni scorsi si è svolto alla Camera un convegno sull’università on line promosso da Antonio Palmieri, deputato di Forza Italia, che ha spinto molto nei mesi scorsi per sbloccare gli ostacoli normativi che impedivano la nascita degli atenei a distanza. In quella sede Alessandra Briganti, presidente del consorzio For.Com. – un’università multimediale che nasce dalla collaborazione tra atenei italiane e stranieri – ha presentato un modello italiano di “Open university”. La Briganti ha sostenuto, tra l’altro, che .
Il ministro Stanca ha sottolineato che un ateneo on line offre . Stanca, inoltre, ha sostenuto che il decreto ministeriale delle strutture che vogliono accedere a questo tipo di offerta formativa.
Ma la Conferenza dei rettori non ne vuole sapere e sta giocando tutte le sue carte. Proprio in questi giorni ha lanciato un osservatorio sull’e-learning nelle università insieme a Opera Multimedia, editore multimediale per l’e-learning. L’osservatorio, secondo la Crui, Alessandro Bianchi – solleva molti problemi applicativi e c’è il rischio che qualunque soggetto possa accedere a questo tipo di offerta formativa. Non è possibile che a decidere tutto sia una semplice commissione ministeriale, per quanto formata da componenti molto autorevoli>.
Ma i processi e le innovazioni viaggiano anche con le loro gambe, senza attendere tutte le discussioni che si svolgono intorno. Lunedì prossimo, preso il polo regionale di Como del Politecninco di Milano, saranno conferiti i primi sette diplomi di laurea on line in Italia, destinati agli studenti che hanno terminato il corso triennale di laurea in ingegneria informatica.


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