La cooperazione corre on line. Per due giorni Como sarà la capitale dell’E-Government

La Provincia di Como del 5 marzo 2002
di Luca Marchiò

Como per due giorni capitale dell’E-Government (altisonante neologismo inglese che indica l’informatizzazione della pubblica amministrazione). Non sarà però la macchina burocratica italiana ad essere al centro del dibattito che si svolgerà venerdì e sabato a Villa Olmo, bensì quella di Albania, Giordania, Mozambico, Nigeria e Tunisia, Paesi in via di sviluppo individuati dal nostro Ministero per l’Innovazione quali disponibili e meritevoli per il progetto di cooperazione internazionale.

Ieri è stato il ministro in persona, il comasco Lucio Stanca, unitamente al sindaco, Alberto Botta, al presidente del Consiglio comunale, Sergio Gaddi, e al parlamentare di Forza Italia eletto nel collegio di Cantù, Antonio Palmieri , a presentare i contenuti e gli scopi del convegno. Assenti, invece, il deputato azzurro Mario Alberto Taborelli , delegato dal coordinatore nazionale Roberto Antonione a rappresentare Forza Italia al congresso della Uil in corso a Torino, e l’assessore regionale alla New Economy Giorgio Pozzi.

«Per favorire gli investimenti e garantire che gli aiuti dati ai Paesi in via sviluppo vadano a buon fine, è necessario innanzitutto dotare questi Stati di una pubblica amministrazione efficiente. Basti pensare – ha esemplificato Stanca – che in Albania la contabilità viene ancora tenuta su pezzi di carta e che in altre parti del mondo manca il catasto, senza il quale non vi è certezza giuridica per i potenziali imprenditori». Il sindaco si è detto «fiero di ospitare un appuntamento internazionale di tale livello», mentre Palmieri ha rimarcato l’impegno del Governo sulla cooperazione internazionale, che per fine legislatura sarà portato dallo 0,7 per cento del Pil all’1 per cento.

Quella di Como rappresenta una tappa preparatoria in vista della conferenza internazionale «E-Government per lo sviluppo» che si terrà a Palermo il 10 e 11 aprile. I lavori di Villa Olmo si svolgeranno all’interno dell’High-Level Discussion Group (altro termine inglese per indicare un gruppo di discussione a cui partecipano esperti di comprovata capacità e di alto profilo istituzionale), costituito da rappresentati dei Governi dei paesi coinvolti, esponenti accademici dell’Harvard University e della London School of Economics, rappresentanti delle Nazioni Unite, esponenti del mondo imprenditoriale e delle organizzazioni no profit. Compito dell’Hldg è quello di elaborare le linee guida per un piano d’azione internazionale sull’e-Government per lo sviluppo.


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