Il contratto con Berlusconi conquista gli Italiani

Libero del 13 luglio 2001

di Giancristiano Desiderio

(…)Se per ora sono tanti e tanti ma non milioni i contratti sottoscritti dai cittadini e rispediti a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno, sono invece circa sei o sette milioni le copie dei contratti “scaricate” dal sito Internet di Forza Italia dopo l’ormai storica firma in televisione.

Antonio Palmieri, il deputato azzurro responsabile del sito di Forza Italia, infatti, spiega: “Dopo la firma di Berlusconi da Vespa e la stipula del contratto, al nostro sito, dal giorno dopo e fino al 13 maggio si sono collegati cento computer al secondo e ogni giorno sono state scaricate dalle ottocentomila al milione di copie del contratto”.
Come si intuisce facilmente, si tratta di cifre che definire di tutto rispetto significa usare un eufemismo: se è vero che è la somma che fa il totale, allora sono proprio sette i milioni di copie del contratto di Berlusconi in mano ad altrettanti italiani.
Le pagine web di Forza Italia sono, del resto, le più seguite: secondo una ricerca della Jupiter fatta per il Sole 24ore, un italiano su quattro si collega con il sito berlusconiano per un totale del 24 per cento. A conti fatti, si tratta di cifre e percentuali che si avvicinano a quelle del voto del 13 maggio.

Tutto merito dell’eleganza e dell’efficacia comunicativa del sito, che è stato peraltro eletto dal professor Pira dell’università di Trieste il miglior sito nel campo della comunicazione politica? Può darsi.
Resta il fatto però che tra la firma del contratto di Berlusconi in tv e l’ impennata dei contatti sul sito web sembra esserci un chiaro rapporto di causa-effetto. E allora?
Allora, forse, converrò andare a rileggersi bene quella pagina del testo del “contratto con gli italiani” che, è sempre bene ricordarlo, Silvio Berlusconi ha firmato a nome di tutto il centrodestra. Il cavaliere, infatti, ha sottoscritto come “leader di Forza Italia e della Casa delle libertà, che agisce in pieno accordo con tutti gli alleati della coalizione”.


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