Decreto interpretativo: “salva liste” o salva diritto di voto?

Il decreto varato dal governo è un decreto interpretativo, che non prevede nessuna modifica della legge elettorale, delle procedure elettorali, che non riapre i termini per presentare le liste. scaduti lo scorso 28 febbraio.

Poichè interpretazioni difformi hanno creato situazioni contestate il governo ha dato una interpretazione autentica delle nrome vigenti, senza modificarle, per consentire ai giudici del TAR di applicare la legge in modo corretto.
E’ uno strumento a disposizione della magistratura amministrativa. Saranno i TAR e non il governo a decidere se le liste escluse potranno rientare. Il governo si limita a dire quale è l’interpretatzione da dare alle norme vigenti, dato che sono state applicate in modo non corretto.

Ad esempio, nella circolare del ministero esplicativa del ministero dell’interno si dice con chiarezza che il cancelleire non può rifiuttarsi di ricevere le liste nemmeno se le giudica irregolari o se sono presentate fuori termine. A Roma questo non è accaduto.

Far decidere i TAR meglio e bene, sulla base della interpretazione corretta della legge. Per questo è un decreto salva diritto di voto.


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Commenti

2 risposte a “Decreto interpretativo: “salva liste” o salva diritto di voto?”

  1. Avatar aurim
    aurim

    Questo teatrino della consegna in tempo mi sembra un po ridicola ai tempi attuali in quanto tutti sanno della consistenza effettiva in percentuale dei partiti che concorrono alle prossime votazioni. Quindi le liste potrebbero essere consegnate via mail dalle sedi centrali dei Partiti stessi e così finirebbe la pantomima dei tempi dei recinti e degli sdraiamenti eclatanti e antidemocratici etc. Certo questo varrebbe per i soli partiti che hanno nelle ultime elezioni superato lo sbarramento in vigore, gli altri che vogliono concorrere ugualmente devono presentare per forza le liste sia se sono nuovi oppure se vogliono riprovarci. Ma non è più semplice? Forse che è polticamente scorretto?

  2. Avatar Gianfranco
    Gianfranco

    Non solo è vero ciò che lei dice, ma è del tutto incomprensibile il comportamento contrario dell’opposizione. Infatti non capisco come possa essere ritenuto ammissibile un discorso che si basi sulla lotta a oltranza per ascludere uno dei comcorrenti ad una qualsivoglia carica e poi gridare al golpe! Semmai sono proprio costoro che tentano il golpe, come da più parti è stato detto, e con parole di indignazione sulla bocca per giunta! Insomma si stà andando verso una deriva che potrebbe portare anche a reazioni pericolose.
    G.

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