Confrontiamoci, ma sempre nel rispetto della verità

Intervento in Aula durante le votazioni della legge sulla fecondazione assistita
del 11 giugno 2002

Nel corso del dibattito sulla importante legge sulla fecondazione medicalmente assistita sono intervenuto in aula nel corso del dibattito e delle votazioni. Di seguito puoi leggere il resoconto stenografico del mio primo intervento.

Signor Presidente, ho ascoltato l’invito proveniente da tutte le parti di questa Assemblea – e da ultimo formulato dall’onorevole Violante – ad un confronto sereno con tutte le componenti della Camera. Lo stesso invito è stato formulato questa mattina da rappresentanti del mio gruppo, così come da esponenti di tutti gli altri gruppi. Devo però dire – dopo aver ascoltato tutti gli interventi svolti nel corso del dibattito odierno – che è difficile pensare di poter andare ad un confronto sereno se non si mettono sul tavolo tutti gli elementi della questione.

È difficile pensare di poterci attribuire la paternità di un atteggiamento oscurantista, antiscientista e quant’altro (come avete brillantemente affermato), senza che voi citiate il fatto che numerosi scienziati di ogni fede, in tutto il mondo, sostengono che la vita umana comincia dal concepimento e che – come dicevano gli antichi – natura non facit saltus, per cui vi è un continuo sviluppo biologico fin dal momento del concepimento.
Si potrebbero citare anche le considerazioni del comitato nazionale di bioetica e quelle svolte a Roma tre mesi fa da docenti di tutte le facoltà di medicina e chirurgia.

Tuttavia, questo è il punto fondamentale: come possiamo giungere ad un confronto sereno con voi, con chi la pensa in modo diverso, con chi propone di sopprimere l’articolo 1 che dà il tono a tutto il provvedimento, quando voi negate la verità e, cioè, che gran parte degli scienziati affermano che l’embrione è vita umana e che quest’ultima comincia fin dal concepimento (Applausi di deputati del gruppo di Forza Italia)?


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